mercoledì 14 agosto 2013

"SIRIA", VECCHI RICORDI
Nel 1946 Agatha Christie, la signora del giallo, scriveva un libro dal titolo "Come, Tell Me How You Live" (in italiano pubblicato come "Viaggiare è il mio peccato"). Parlava dei vecchi ricordi dei suoi viaggi in Siria. Nell'epilogo rammentava il popolo siriano con queste parole:
-"(...omissis...) Perché dopo quattro anni passati a Londra con la guerra, mi rendo conto di quanto fosse bella quella vita e che gioia e che sollievo sia stato per me vivere quei giorni... Scrivere questa semplice relazione non è stato un lavoro bensì un impegno d'amore. non una fuga o un'evasione, ma l'aver posto nella fatica e nel dolore di oggi qualcosa di imperituro che non soltanto è stato mio, ma ancora lo è. Perché io amo questo dolce e fertile paese, la gente semplice che lo abita, gente che sa ridere e godersi la vita, che è indolente e felice, che ha dignità, buone maniere e un gran senso dell'umorismo, e per la quale la morte non è una cosa terribile. Inshallah, vi tornerò ancora e tutto ciò che amo non svanirà da questa terra... (Primavera 1944)"-

Povera Agatha che oggi non è più, se sapesse come il signore della guerra che governa con la dittatura quel Paese ha ridotto i suoi abitanti, sterminandoli come fossero formiche, mentre il mondo intorno sembra indifferente e non interviene per fermare questa carneficina, timoroso di possibili reazioni dell'uno contro l'altro. In realtà indifferente all'eccidio di più di 100.000 persone e di milioni di profughi, così come è già accaduto negli anni passati in altri luoghi molto vicini! Indifferenza ed egoismo della vecchia, molto vecchia Europa che pensa solo ai propri interessi!.
Gaston J. Algard

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