VIAGGIO IN ITALIA
(note di uno scrittore che vive in Svizzera)
(note di uno scrittore che vive in Svizzera)
“COME LA VEDO IO”
Il 3 Marzo
2013 commentai su questo Blog la vittoria elettorale dei 5 Stelle, collegandomi a quanto un personaggio del mio libro “MORS OMNIA SOLVIT” (pagg. 361 e segg. -
Ed. italiana del 2011) pensava sugli italiani. Un giornalista USA venuto in
Italia per un’inchiesta sulla mafia.
Colsi
l’occasione, in contrapposizione al parere estremamente negativo del
giornalista, per far presente la reazione quasi atterrita di politici di varia
estrazione, giornali, TV e di tutti coloro che continuavano sino ad allora a
giovarsi dei vecchi privilegi, per denigrare comicamente con metodi anche estremamente subdoli l’allora risultato
elettorale. Per vincitori intendevo
ovviamente i milioni di italiani “incazzati” (proprio così li avevo chiamati)
che, ribellandosi e capovolgendo il mummificato quadro politico italiano, avevano
votato un nuovo partito i 5 Stelle, sicuramente
non potendone più delle delusioni subite.
Orbene, sono
passati solo cinque anni da quella data e, dopo le recentissime elezioni, i 5 Stelle in coalizione con il partito
della Lega, sono oggi in attesa di
avere una risposta dal Presidente della Repubblica Italiana Mattarella per
governare il Paese. Già, perché secondo la Costituzione, è il Presidente della
Repubblica che deve dare il proprio placet alla formazione del nuovo governo. Poco
importa se questi due partiti rappresentano la maggioranza elettorale votata
dagli italiani e coloro che li hanno votati hanno già accettato il loro
programma di governo. Cosa debba controllare per me è ignoto, ma sembra che
così stabilisca la Costituzione Italiana.
Un fatto è
certo. La montagna di critiche, come quelle accadute nel 2013, unite oggi al
grido di: “al lupo, al lupo” si sta
ripetendo molto più pesantemente anche in Europa (ed ovviamente dai partiti
perdenti), dalla finanza che specula sullo spread e via dicendo. E non sono di
poco conto, ve lo assicuro. Ognuno depreca una loro scelta o l’altra, dà
consigli, intima vincoli, dice che devono fare questo o quello come se, alla
faccia della libera democrazia, tutti questi signori abbiano voce in capitolo
sulle scelte democratiche degli elettori italiani. Ma tant’è.
Non so come
andrà a finire e, come in precedenza, non mi addentro in previsioni, facendo solo
la cronaca degli avvenimenti. Non così il giornalista Vittorio Feltri che commenta
malignamente la situazione, affermando che forse il Presidente della Repubblica
sta valutando se il nuovo Presidente del Consiglio in pectore sia tanto
affidabile da andare subito, appena nominato, ad inchinarsi di fronte alla
Cancelliera tedesca Merkel, come hanno fatto tutti i suoi predecessori...
Una cosa è
certa. I poteri consolidati che comandano non vogliono assolutamente che l’Italia
cambi, così com’è fa troppo comodo a tutti. Non vogliono soprattutto che gli
italiani rialzino la testa e possano riavere un benessere che manca da troppo
tempo. I poveri e i disperati si controllano meglio, la storia insegna.
Gaston J. Algard - mercoledì 23-05-2018
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